Giù alla Vicaria
scritture | disegni | dipintiAntonio Petti
I “saggi” di Antonio Petti - così definiti da Edoardo Sanguineti in riferimento alla sua opera grafica – sono stati attraversati da non pochi critici. Alcuni di questi hanno intravisto in essi, benché con varie sfumature, una sorta di “teatro del mondo” e, come in tutti i teatri, le scene di rappresentazione, permanenti o mobili, isolate o multiple. Affidate all’artista a sequenze discontinue, le scene sono agite da “personaggi-maschere”, che spesso sono sospesi, aerei come palloncini
sgangherati come marionette: scene tutte, più o meno, incise da motivazioni ideologico-grottesche.
All’interno del catalogo, con la prefazione di Raffaele D’Andria, i disegni e i dipinti dell’artista Antonio Petti si alternano alle scritture dell’uomo Antonio Petti. Con le parole, Petti ritrae luci e ombre degli incontri con gli amici e intellettuali della Napoli degli anni Sessanta-Settanta. Tra gli altri: lo scrittore Luigi Incoronato, “un uomo gentile, dalla umanità immensa”; il giornalista e scrittore Enzo Striano, “vicino come un compagno di strada, premuroso e gentile”; il giornalista e poeta Luigi Compagnone, “un saltimbanco della mente.”
Il volume fa parte della collana d'arte contemporanea COLLANADIPERLE
Codice: 978-88-94925-64-7
Anno: 2020
Genere: arte
Pagine: 96
€ 25.00
€ 19.00